INFORMAZIONI GENERALI
  • Titolo:
    Rain man - L'uomo della pioggia
  • Formato:
    film
  • Genere:
    avventura, biografico, commedia, drammatico
  • Distribuzione italiana:
    edito
  • Anno:
    1988
  • Nazionalità:
    USA
  • Regista:
    Barry Levinson
  • Attori:
    Tom Cruise, Dustin Hoffman, Jerry Molen, Valeria Golino
  • Sinossi:
    Appresa la notizia della morte del padre, Charlie scopre che l'ingente eredità andrà tutta a suo fratello maggiore Raymond, di cui ignorava completamente l'esistenza. Dopo aver "sequestrato" Raymond, Charlie incomincerà piano piano a conoscere meglio i suoi modi bizzarri, ma anche le sue incredibili capacità.
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RACCONTO DELL' AUTISMO
  • La tematica dell'autismo è:
    esplicitata
  • Temi:
    adulti autistici, amori e affetti, fratelli e sorelle, rapporti con gli altri
  • Tipo di autismo trattato:
    autismo lieve
  • Personaggi:
    Raymond è forse il personaggio autistico più celebre del cinema ed anche quello che ha maggiormente contribuito a consolidare lo stereotipo dell'autistico genio: il personaggio interpretato da Dustin Hoffman è infatti caratterizzato da una forte compromissione della sfera cognitiva ma è dotato di una straordinaria memoira eidetica, che gli permette di visualizzare mentalmente le immagini dopo averle viste solo per pochi istanti. E' curioso il fatto che, per il personaggio di Raymond, lo sceneggiatore Barry Morrow si ispirò alla figura di Laurence Kim Peek (Salt Lake City, 11 novembre 1951 – Salt Lake City, 19 dicembre 2009), un uomo con la sindrome dell'idiot savant, ma che non era autistico. (da Wikipedia) Kim Peek era nato infatti con una macrocefalia associata a danni al cervelletto e con un'agenesia del corpo calloso, condizione nella quale manca la rete di fibre nervose che connettono tra loro gli emisferi cerebrali. Secondo suo padre Fran, egli era in grado di svolgere attività mnemonica sin dall'età di 16-20 mesi. Imparava a memoria i libri che leggeva, dopodiché, per segnalare che li aveva finiti, li posava rovesciati sulla mensola, un'abitudine che ha conservato. Leggeva un libro in un'ora circa, e si ricordava circa il 98% (impaginazione compresa) di tutto quello che aveva letto, memorizzando un'enorme quantità d'informazione nei più disparati campi, dalla storia alla letteratura, dalla geografia alla matematica, dagli sport alla musica alle date. Conosceva a memoria circa 12.000 libri. Peek riusciva a fare a mente anche calcoli complessi, una capacità che gli tornava utile nel suo lavoro quotidiano, che consisteva nello stilare buste-paga. Peek ha imparato a camminare solo all'età di 4 anni, e aveva una deambulazione sghemba. Non era in grado di abbottonarsi la camicia ed era in difficoltà in altre attività motorie, probabilmente a causa dei danni al cervelletto, normalmente preposto alla coordinazione di queste attività. Dimostrava difficoltà con le astrazioni, verificabili nell'interpretazione di proverbi o movenze metaforiche. Benché non sia mai stato un prodigio musicale, le capacità di Peek adulto in questo campo hanno riscosso attenzione da quando ha cominciato a studiare il pianoforte. Dimostrava di ricordare musiche udite decenni prima, e riusciva a riprodurle al pianoforte, compatibilmente con le sue limitate capacità manuali. Era in grado di pronunciarsi scorrevolmente sui pezzi di musica che eseguiva, istituendo ad esempio paragoni tra il brano che stava suonando e un altro già sentito. Durante l'ascolto di registrazioni, era in grado di distinguere a quali strumenti erano affidate le singole parti, e si esercitava nell'indovinare compositori di musica mai sentita ricorrendo al paragone con le migliaia di pezzi musicali che aveva a mente. Raymond (Co-protagonista): Dotato di una spiccata intelligenza, in particolare la sua capacità di saper fare calcoli matematici, ma allo stesso tempo anche di una sensibilità e di un'ingenuità del mondo esterno (non a caso rimane un po' interdetto alla notizia del patrimonio). Fattore che lo condurrà facilmente tra le braccia del fratello Charlie.
  • Come viene affrontato il tema?
    Rain Man ha sicuramente il merito di aver portato il tema dell'autismo nel cinema mainstream, e quindi al grande pubblico, in un epoca in cui l'autismo era sconosciuto o, al massimo, trattato alla stregua di una qualsiasi malattia mentale. Non a caso, all'inizio del film trovamo Raymond "ospite" di una lussuosa clinica psichiatrica. Putroppo, l'uso drammaturgico del tema, la necessità di rendere l'autismo cinematografico e accattivante, finiscono per togliere realismo al personaggio di Raymond. Fa inoltre riflettere il fatto che, per costruire un personaggio autistico, lo sceneggiatore si sia ispirato a chi autistico non è, costruendo una sorta di prototipo autistico per il cinema al quale ancora oggi si continua ad attingere: la figura dell'autistico goffo, con la testa tra le nuvole, ma geniale è ormai quasi un genere cinematografico a se'. Nota: difficile non pensare a Rain Man come al film che ha dato il via ad un cinema fatto di temi edificanti e grandi prove d'attore: De Niro in Risvegli, Al Pacino in Profumo di donna, Tom Hanks in Forrest Gump, Jody Foster in Nell, sper citare alcuni dei più famosi.
CONCLUSIONI
  • Giudizio generale:
    ------------------------
  • Voto:
    ★★★☆☆
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